Porta del Monticano o del Leone
Già citata nel 1309, la porta fu ristrutturata da Scaligeri e Carraresi.
Sulla facciata esterna – entro la nicchia del battiponte – campeggia un affresco raffigurante il “Leone di S. Marco andante”, opera di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone (Pordenone 1483 ca. – Ferrara 1539). L’intitolazione del dipinto è dovuta alla posa del leone, il quale poggia le zampe posteriori sulla Laguna Veneta, mentre le anteriori stanno andando alla conquista della Terraferma; la tradizione vuole che il libro aperto che il leone regge con le zampe sia simbolo del processo pacifico con cui la città si è assoggettata alla Serenissima. Vicino al Leone sono affrescati la Giustizia e stemmi di Podestà, rettori inviati da Venezia, la quale li sostituiva ogni sedici mesi per evitare che entrassero in combutta con i potenti locali.
Sulla facciata interna della porta è invece visibile una copia di un “leone andante”, in pietra scolpita, il cui originale – ora conservato nel Museo Civico – fu scalpellato alla fine del sec. XVIII dai Francesi giunti in città.
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