Le patate nella Marca Trevigiana
Patata del Montello
La patata fu introdotta nel trevigiano all’inizio dell’800 e dal 1890 inizia ad essere coltivata nel Montello, oggi diviso nei cinque comuni di Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia, Volpago del Montello e Montebelluna. I terreni di quest’area sono ferroso-argillosi, condizione che trattiene a lungo l’umidità necessaria per favorire la maturazione dei tuberi. La superficie a patata sul Montello è di circa 40 ettari, suddivisa in diverse cultivar: la Desirèe, rossiccia, tardiva e a pasta gialla, idonea alla frittura e al forno; la Kennebec, tardiva a pasta bianca, varietà grossa e ottima per gnocchi e purè; la piccola Ratte, medio-precoce, a pasta gialla, ottima al forno. Altre tre varietà, sempre a pasta gialla, sono adatte a tutti gli usi di cucina: la Monnalisa medio-precoce, la Lisetta, precoce e la Bintje, medio-tardiva.
Dal 1996 la “Patata del Montello” è commercializzata con marchio registrato presso la Camera di Commercio di Treviso. A Montebelluna la si festeggia con una sagra in Settembre.
Partata Cornetta di Vallalta
Le patate cornette sono di piccola pezzatura e di forma cilindrica. La loro produzione è esigua, quasi esclusivamente per l’autoconsumo familiare, ma occasionalmente si possono acquistare presso alcuni rivenditori della zona di produzione.
Per la compattezza della pasta, si prestano ad essere cotte in tegame con varie carni oppure fritte.
Patata del Quartier del Piave
La fertile piana della Sinistra Piave, tra le Prealpi trevigiane e i colli del Montello, vede la produzione di questa patata, nei comuni di Vidor, Moriago della Battaglia e Sernaglia della Battaglia.
Le varietà più diffuse oggi sono la Monnalisa, ottima lessa o arrosto, e la Spunta, gradita novella e al forno.
La distribuzione, divisa tra poche medie aziende e molte di piccole, a conduzione familiare, è di filiera cortissima, e la maggior parte del prodotto viene comprata in campagna, in concomitanza alle operazioni di raccolta. Una sagra la vede protagonista a Moriago all’inizio del mese di agosto.
Batata di Zero Branco
Nel dopoguerra si è diffusa a Zero Branco la coltivazione della patata dolce, che ormai sapora di tradizione, e affianca il suo più illustre fratello: il Peperone di Zero Branco.
La batata di Zero Branco è di forma allungata, la polpa è bianca, consistente e pastosa grazie all’alto contenuto di amido. Il gusto è nettamente dolce a metà strada tra la patata, la zucca gialla e la castagna. Ricca di vitamine, è inoltre consigliata in caso di anemie, ipertensione, diabete.