Vini Rossi della Marca Trevigiana
Il Merlot è una delle colonne portanti della produzione vitivinicola dell’area tra Treviso e Venezia. Fruttato e leggero, la sua armonica completezza gli permette di sposarsi appieno con la tavola trevigiana: dalle minestre ad arrosti e grigliate, passando per i salumi. Se invecchiato si abbina meglio a piatti intensi, come la selvaggina.
Il Cabernet è giunto nel trevigiano alla fine dell’Ottocento, per rimanerci felicemente fino ad oggi, nelle sue varietà di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Cabernet Carmenere. Il primo accompagna amabilmente carni rosse o fredde da giovane, se leggermente invecchiato si può apprezzare con selvaggina o a formaggi ben stagionati. Più morbido è il Sauvignon, che si ingentilisce ancor di più con l’invecchiamento e si esalta con arrosti, pollame, cacciagione e formaggi a pasta dura. La prima annata di Carmenère Doc è stata portata in cantina nel 2008, grazie all’impegno del Consorzio Tutela Vini del Piave. Ha caratteri inconfondibili, con austeri toni erbacei.
Sono arrivati dalla Francia per affermarsi nel Veneto Orientale il Malbech, ideale con piatti molto saporiti, e il Pinot Nero, che nella zona del Piave dà vita a vini di raffinato equilibrio. Incline ad esprimersi al meglio con arrosti e pollame nobile.
Il Raboso Piave è il vitigno autoctono più rappresentativo dell’intera area. Il nome deriva dall’omonimo affluente del Piave, e va bevuto dopo tre anni di invecchiamento, quando acquisisce morbidezza e i sentori di violetta che lo caratterizzano. Il suo carattere austero lo rende compagno ideale dei piatti della tradizione locale come la pasta e fagioli e l’oca ripiena alle castagne.
Dal vicino Friuli, si è diffuso nel Veneto orientale il Refosco dal peduncolo rosso, così chiamato a causa del “pedicello” che tiene l’acino, il quale cambia colore, diventando rosso appunto, poco prima della vendemmia. Si presta ottimamente per carni grasse, pollame, umidi, fatta eccezione della selvaggina con salse piccanti. Indicato per la cucina tipica regionale.