Follina
ABBAZIA
La splendida abbazia cistercense di Santa Maria di Follina, detta anche di Sanavalle, fu edificata su una precedente struttura benedettina del XII secolo, seguendo le regole architettoniche di questo ordine: chiesa a croce latina con facciata a ponente e abside a levante, elementi scultorei ricchi di significati simbolici, chiostro mirabilmente scolpito nel 1268, su cui si affacciano vari ambienti tra i quali la Sala del Capitolo e il grande refettorio, ora Monumento ai caduti.
All’interno della suggestiva chiesa, sono visibili pregevoli opere d’arte tra cui un affresco di Francesco da Milano del 1527 raffigurante la Vergine col Bambino, tra sant’Antonio Abate, un altro santo e il donatore, un crocifisso ligneo di età barocca, un affresco raffigurante San Tommaso d’Aquino, attribuibile alla cerchia di Tommaso da Modena (sec. XIV) e la venerata scultura in arenaria della Madonna del Sacro Calice, databile al VI secolo, giunta qui probabilmente durante le crociate dalla lontana Nubia; l’ancona lignea neogotica che la custodisce è copia fedele di quella conservata nella chiesa di San Zaccaria a Venezia.
Nelle vicinanze dell’abbazia meritano una visita anche la sorgente di Santa Scolastica da cui prende origine il torrente Follina, cantato dai versi del poeta Andrea Zanzotto, il cimitero austroungarico, risalente alla Prima guerra Mondiale e il maglio in via Paoletti di antica origine.
Chiesa Arcipretale di S.Pietro e Paolo, loc. Valmareno
L’edificio fu citato per la prima volta nei documenti che testimoniano la donazione di Sofia da Colfosco all’Abazia di Follina nel 1170, ma l’attuale costruzione fu eretta tra la fine del XV sec. e l’inizio del XVI sec.
Tra le opere presenti, segnaliamo il cinquecentesco dossale ligneo dell’altare maggiore, realizzato dai Ghirlanduzzi di Ceneda; il dipinto Madonna col Bambino tra i santi Pietro e Paolo, opera del 1603 di Silvestro Arnosti; l’affresco dell’Assunta attribuito a Agostino Ridolfi e la Madonna col Bambino e Santi di Francesco Frigimelica (1570 circa – post 1649).