Roncade
Se il ritrovamento di reperti archeologici comprovano la frequentazione del luogo già in epoca romana, i primi documenti scritti, risalenti al X secolo, citano Roncade quale luogo di difesa donato dagli Ottoni ai Conti di Collalto.
Probabilmente il toponimo deriva da “ronca”, lo strumento utilizzato per tagliare gli arbusti, e quindi indica un luogo boschivo che è stato tagliato per renderlo abitabile.
Il paese, che ha visto la sua importanza crescere durante la dominazione della Serenissima, conserva importanti tracce del suo passato, tra cui si segnalano
– Il Castello Giustiniani Ciani Bassetti
La villa, cinta di mura attorniate da fossato, fu costruita tra fine del ‘400 e l’inizio del ‘500 da Girolamo Giustinian sul luogo dove un tempo sorgeva un maniero edificato da Ottone II che in seguito donò ai Conti di Collalto e che fu distrutto dagli Scaligeri.
Commissionata ad un architetto della scuola di Marco Codussi, è circondata da un muro di cinta con torri circolari; presenta un doppio loggiato in stile sansoviniano e affreschi cinquecenteschi, attribuibili alla cerchia di Paolo Veronese. Fa parte del complesso anche un oratorio dedicato a Sant’Anna, ricco di opere artistiche, e un parco all’italiana arricchito da oltre 30 statue in pietra d’Istria raffiguranti gli Schiavoni.
La villa appartiene ora ai Baroni Ciani Bassetti, famiglia trentina di nobili origini, da sempre possidenti vitivinicoli.
– Il Monumento ai Caduti: realizzato nel 1924 per ricordare i caduti della Prima guerra mondiale, è costituito da una statua in bronzo raffigurante la Vittoria alata mentre solleva un soldato caduto in battaglia. Si tratta della prima scultura di grande formato realizzata da Libero Andreotti (1875 – 1933), famoso artista toscano le cui opere furono esposte con grande successo in varie Esposizioni internazionali d’arte a Venezia , nei “Salons” parigini e nel 1931 all’Esposizione del Novecento italiano a Stoccolma.
– La Chiesa Parrocchiale di Roncade: la Chiesa di Ognissanti, nata come cappella di Vallio intorno al 1200 ed ingrandita successivamente, tra il 1527 e il 1566, presenta una facciata in stile neoclassico realizzata nel 1768 sul progetto dell’architetto Ottavio Bertotti Scamozzi. L’edificio conserva pregevoli stucchi barocchi e un importante ciclo d’affreschi realizzato nel Settecento dai maggiori rappresentanti dell’arte veneta, quali Francesco Zugno – che qui lavorò tra 1748 e il 1770- , Gaspare Diziani, Gaetano Zompini e Girolamo Brusaferro che affrescò il soffitto nel 1717.
– La Chiesa Parrocchiale di Biancade: dedicata a San Giovanni Battista, fu edificata nel 1492; conserva diverse opere pittoriche del Settecento veneto realizzate da Francesco Zugno e Bartolomeo Littieri e una pala eseguita da Michelangelo Morlaiter. Di notevole interesse è una Sacra conversazione realizzata da Paris Bordone nel 1531; recentemente restaurata, è considerata una delle opere migliori di questo importante artista trevigiano operante nella bottega di Tiziano Vecellio.